Ah, se la Sardegna potesse parlare! Direbbe dei torti subiti, degli stereotipi in cui è stata relegata, dei governanti che l'hanno usata come una Disneyland che si usa, si consuma e quando non serve si butta via. Annientata sul nascere l'industria locale negli anni Cinquanta, la grande impresa fu introdotta nel modo più sbagliato. La chimica fu terreno di conquista per i grandi finanziamenti pubblici in anni di crescita cui si è contrapposto il vuoto. Unica regione d'Italia senza metano e senza autostrade, l'isola è da sempre alle prese con gli stessi problemi strutturali: trasporti, acqua, energia, infrastrutture. Sardegna come una pentola bucata, secondo la metafora di Paola Savona perché le risorse immesse nel sistema regionale sono defluite da altre parti con la sola spesa dei sardi. Una nazione senza confini che ha faticato non tanto ad avere idee nuove quanto a sbarazzarsi delle vecchie.
LA FATICA DI ESSERE SARDI. Fratelli Frilli Editori- Genova. Anno 2004, 132 pagine. Euro 9. Codice ISBN 88-7563-053-4